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LA CROCE NOSTRA SPERANZA

 

In esposizione le opere di: Maria Bonaduce e Giovanni Morgese

 

Vernissage giovedì 11 settembre 2014 ore 20,00

 

Presso il Salone S. Francesco – Santuario SS. Crocifisso Via san Francesco d’Assisi, 196 – Rutigliano

 

Presentazione di P. Massimiliano Carucci

 

visitabile dall’ 11 al 15 settembre nei seguenti orari: giorno 12  e 13 ore 9 – 12; giorno 14 ore 9 – 12 e 17 – 20; giorno 15 ore 9 – 12.

 

In occasione della festa liturgica dell’Esaltazione della Croce, la comunità francescana del Santuario del SS. Crocifisso di Rutigliano in collaborazione con ADSUM arte contemporanea di Terlizzi ospita, nel salone S. Francesco, la mostra : ” LA CROCE NOSTRA SPERANZA” curata da P. Massimiliano Carucci, Rettore del santuario.

In esposizione le opere di scultura e pittura dell’artista Giovanni Morgese e una video proiezione di circa duecento opere ad acquerello e pastello dell’artista Maria Bonaduce. Queste ultime hanno illustrato dal 1999 al 2012 il noto Almanacco cappuccino a diffusione nazionale “Fra’ Pace e bene”. Un variegato itinerario sul sacro con una particolare attenzione al tema del dolore e della speranza.

Così scrive P. Massimiliano: “C’è una luce che illumina costantemente il buio della nostra esistenza umana e questa luce si chiama speranza.  La speranza è attesa e fiducia che si realizzi quanto il nostro cuore desidera e quanto ci è stato promesso. Tutta la nostra vita è una promessa: promessa di felicità, promessa di eternità, promessa di realizzazione massima dell’esistenza. Tutte queste promesse incontrano, nella loro realizzazione, innumerevoli ostacoli a tal punto che molto spesso ci fermiamo e dubitiamo di poter raggiungere la meta.

Si rende indispensabile la Speranza, da non confondere con l’ottimismo o con il pensiero positivo. Per noi cristiani la speranza coincide con l’ardente attesa della piena rivelazione di Gesù, Figlio di Dio. Tale rivelazione si è in parte compiuta, anche se ne attendiamo la sua piena realizzazione: Cristo crocifisso è la rivelazione ultima di Dio.

Il messaggio della croce, inoltre, non si può separare dalla risurrezione. All’inizio del suo vangelo Giovanni afferma:  “abbiamo visto la sua gloria”. Dove Giovanni ha visto questa gloria? Non può essere che sotto la croce. La gloria di Dio consiste nell’averla nascosta per amarci fino alla fine. La croce svela il peccato, l’ingiustizia e la menzogna e rivela, contemporaneamente, il più grande amore, la giustizia e verità di Dio”.

ADSUM artecontemporanea