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Vito COTUGNO

Vito Cotugno

Vito Cotugno

NOTE BIOGRAFICHE

Nato a Bitonto nel 1957, Vito Cotugno compie gli studi artistici a Bari diplomandosi presso il Liceo Artistico Statale nel 1975 e presso l’Accademia di Belle Arti nel 1979.

Da quasi trenta anni insegna Tecniche dell’Incisione nelle Accademie di Belle Arti italiane (è stato titolare nelle Accademie di Belle Arti di Venezia, Roma, Catanzaro e Bari); attualmente è titolare della stessa disciplina presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia.

Ha tenuto numerose personali a Bitonto, Bari, Civitavecchia, Allumiere (RM), Venezia, Mola di Bari, Milano, Bassano del Grappa.

Ha partecipato a rassegne in Italia, Francia, Rep. Slovacca, Spagna, ecc., ottenendo premi di rilievo, tra cui nel 2005: targa al Premio Buonarroti, Firenze; medaglia alla rassegna tenutasi al Salone d’Inverno di Barcellona (Spagna), secondo premio al concorso Piccolo formato all’Accademia S. Rita di Torino, Gran Premio Elite Accademia di Etruschi per l’opera “Deposizione” a Grosseto, targa al premio int. L’Ercole di Brindisi.

RECENSIONE (a cura di Lizia De Leo)

Vito Cotugno è innamorato del mito. Mito come narrazione metastorica, come struttura cosmica che abbraccia il “tempo altro” in cui tutto era possibile, come origine dell’umanità, come cultura del passato, come allegoria culturale, come visione del mondo, come raccordo con il sacro, come complesso di simboli, come poesia a-logica, come metafora di verità universali, come divenire immutabile, come dialettica di ricerca del passato.

Con tutte queste accezioni semantiche Vito Cotugno si confronta mettendo in relazione il suo linguaggio pittorico con il racconto dinamico dedicato alle nove Muse: figure femminili della mitologia greca, figlie di Zeus e Mnemosine, abitatatrici del monte Elicona. A queste patrone divine delle arti egli dedica altrettante tele, armonizzando una tastiera infinita di toni e tinte, utilizzando colori che ora appaiono morbidi come una serica coltre ora duri come metallo, amalgamando le sfumature sulla linea di un realismo magico, senza sdolcinature né dissonanze.

Di notevole freschezza è la rappresentazione pittorica di queste divinità, colte sia nella cifra di una femminilità rilucente dei colori più delicati (dal rosa al lilla, dal grigio al violetto, dall’azzurro al turchese) sia nella complessa simbologia legata a segni e archetipi, talora da scoprire con una lente da entomologo.

Le figure delle Muse non appaiono mai decorative o statiche, ma sono dotate di una vitalità che rimanda alla contemporaneità di sentimenti e valori della nostra vita attuale. Si scopre un bisogno dell’anima che anela all’autenticità, alla giustizia, all’armonia, si intravede la voglia di comunicare l’intima ricerca di trovare una mappa per la conoscenza di se.

Dietro questa fatica di Cotugno si può ricostruire il lungo percorso dell’artista, che ha esplorato in passato tematiche diverse per approdare a scelte pittoriche recenti, che vanno dai segni-simbolo di apostoli e profeti a questa fase mitologica, dove l’arte fa percepire realtà remote come magicamente presenti, trasformando un progetto appassionante e uno studio appassionato in feconda capacità di dare forma ad opere tutte da godere.

Vito Cotugno
Via Ugo la Malfa 1/B
70032 Bitonto (BA)
Tel.080.3748980 cell. 347.1820668